FattureCBI – Introduzione alla Fatturazione CBI

Introduzione

Introduzione

ACBI (l’associazione per il Corporate Banking Interbancario) e Assosoftware (l’associazione nazionale dei produttori di software gestionale e fiscale) hanno definito congiuntamente lo standard della Fattura CBI. Si tratta della possibilità di inviare le fatture ai rispettivi destinatari utilizzando il canale interbancario per la trasmissione delle stesse. Le fatture devono essere rappresentate da un file XML rispondente ad una struttura predefinita. Gli XML devono essere inviati ad una specifica banca tramite il front-end applicativo fornito da questa che provvederà anche allo smistamento in modo tale che ogni fattura arrivi a destinazione.

La fattura può essere rappresentata all’interno del file XML in diversi modi. Solo testata oppure testata + corpo “white label” (standard sul quale le banche possono effettuare controlli di conformità), oppure testata + corpo pubblicato/non pubblicato ovvero testata in XML + file in standard diverso integrato all’interno del file XML (rappresentato come stream di dati in Base64). Sarà “pubblicato” o “non pubblicato” a seconda che il file integrato risponda o meno ad uno standard riconosciuto universalmente (ad esempio Edifact o Euritmo anziché uno strandard proprietario definito dalle parti).

ACBI ha partecipato ai principali gruppi di lavoro internazionali al fine di garantire uno standard ISO 20022 compliant e quindi il riconoscimento della fattura CBI anche in Paesi diversi dall’Italia.

Lo schema logico del servizio di invio E2E (end 2 end) delle fatture tra aderenti CBI è evidenziato dal seguente schema logico:

L’Azienda Creditrice predispone la fattura in formato elettronico (1) e provvede all’invio della stessa alla sua Banca Proponente (2). Questa la inoltra verso la Banca Proponente dell’Azienda Debitrice (3) che a sua volta la rende disponibile per l’accesso (4) ed invia un messaggio di conferma di ricezione (5). Infine, l’Azienda Creditrice potrà accedere alla conferma di ricezione tramite il front-end applicativo della Banca Proponente. Questo schema è applicabile anche al caso di invio di documenti non strutturati come file PDF o Immagini.

L’azienda mittente può inviare una o più fatture alla propria Banca Proponente comunicandole anche l’azienda CBI destinataria.

Per la predisposizione dei dati di testata è previsto l’uso di uno specifico formato definito da CBI, mentre per il corpo della fattura si possono presentare diversi scenari.

Per ciascuno degli scenari riportati, il cliente dichiara se il flusso che trasmette è “fattura elettronica” o meno, valorizzando un apposito “flag” all’interno della Testata. Nel primo caso, sussiste l’obbligo di apposizione della firma digitale per il cliente e l’obbligo di verifica da parte della Banca Proponente (del mittente e del destinatario) di presenza della stessa.

Gli scenari previsti sono:

· Scenario 1: in questo caso il messaggio contiene solo le informazioni riepilogative della fattura.

· Scenario 2: il messaggio contiene la testata fattura ed un corpo di tipo “non pubblicato” come un file PDF, un’immagine, un formato strutturato concordato tra le parti, ecc. In questo caso le Banche Proponenti non possono eseguire controlli formali di validità del documento. E’ il cliente che deve preoccuparsi della presenza dei requisiti minimi della fattura.

· Scenario 3: come lo scenario precedente, ma il corpo della fattura è strutturato secondo uno standard pubblico, ad esempio Edifact.

· Scenario 4: in questo caso la fattura è composta da una “Testata Fattura” e da un “Corpo Fattura” strutturato secondo uno standard definito dal sistema e pubblicato dal CBI e su cui la Banca Proponente è in grado di eseguire controlli formali e di validità.

Indipendentemente dallo scenario di riferimento, se il Cliente dichiara che sta inviando una “fattura elettronica” (in senso proprio, valorizzando appositamente il tag <InvTypCd> in testata ), è obbligatoria l’apposizione della firma digitale per garantire il requisito di integrità e autenticità della fattura stessa secondo normativa. Invece, nel caso di “invio elettronico di fattura cartacea”, la firma digitale può anche essere tralasciata. Quando la firma viene apposta, deve essere utilizzato esclusivamente il formato “PKCS#7 attached”.

A fronte dell’invio di un messaggio (o file più messaggio) contenente una o più distinte di fatture da parte della Banca Proponente del Mittente, la Banca Proponente del Destinatario invia un solo messaggio di “conferma ricezione” eventualmente con gli errori rilevati. Opzionalmente la Banca Proponente del Destinatario può inviare anche un messaggio di “accesso effettuato” da parte di quest’ultimo comunicando eventualmente anche lo stato di avanzamento sui singoli documenti, secondo lo schema seguente.

Il mittente predispone il file XML della fattura tramite il front-end applicativo della sua Banca Proponente (1). Quest’ultima invia il messaggio alla Banca Proponente del Destinatario (2) che riceve la fattura (3), effettua la verifica formale della congruità e completezza dei dati della fattura (4), predispone il messaggio XML di conferma ricezione (5) e lo invia alla Banca Proponente del Mittente (6). Il tempo massimo applicabile da Banca Proponente del destinatario per ricezione e verifica fattura, predisposizione ed invio della conferma di ricezione della fattura è un’ora. In un secondo momento, il destinatario accederà alla fattura tramite il front-end applicativo della sua banca (7). Quest’ultima potrà inviare o meno un messaggio di conferma di accesso da parte del destinatario alla Banca Proponente del mittente.

La banca che riceve il messaggio di “conferma di ricezione” o di “accesso effettuato” procede alla riconciliazione, ovvero all’identificazione dei messaggi ricevuti dalla Banca Proponente del Destinatario o di quelli per i quali il destinatario ha già effettuato l’accesso.

Obiettivo dell’implementazione del modulo in ad hoc è, almeno inizialmente, quello di realizzare l’integrazione con il canale CBI attraverso la predisposizione dei files XML da inviare alla Banca Proponente scelta dal cliente. Questo non significa necessariamente produrre un file firmato digitalmente, ma solo predisporre l’applicativo in modo tale che sia possibile generare il file per una o più fatture secondo le specifiche CBI (solo testata, testata + corpo “non pubblicato”, testata + corpo “pubblicato” oppure testata + corpo “white label”).

Si ricorda che “Fattura CBI” e “Fattura elettronica” sono due cose diverse. Il file XML prodotto dal modulo può essere considerato fattura elettronica solo dopo l’apposizione sul file della “firma digitale” e del “riferimento temporale” mediante utilizzo di appositi dispositivi che, allo stato attuale, non sono integrabili in alcun modo sul gestionale. L’apposizione della firma digitale e del riferimento temporale possono avvenire solo dopo la generazione del file al di fuori di ad hoc.

Lo schema seguente riepiloga in che modo possono essere generati i files XML relativi alla Fattura CBI.

Operazioni preliminari

Affinché sia possibile la generazione dei files XML rappresentanti la fattura in standard CBI occorre preventivamente parametrizzare il gestionale. I parametri da impostare riguardano in particolare la struttura EDI da utilizzare (presente anche se non viene utilizzato il modulo “vendite funzioni avanzate” attraverso un caricamento da procedura di conversione) e la definizione del tipo di rappresentazione della fattura per ciascun cliente (Solo testata, Testata+Corpo “white label”, Testata+Corpo pubblicato o Testata + Corpo pubblicato). Quest’ultimo prerequisito può essere soddisfatto aggiornando le anagrafiche dei cliente in modo puntuale oppure utilizzando l’apposita funzione di aggiornamento massivo descritta successivamente.

Anagrafica Clienti

2 Fattura CBI

Questa combo box permette di definire quale tipo di fattura deve essere generata per il cliente di riferimento. Le scelte possibili sono:

¤ No: le fatture/note di credito del cliente non saranno selezionabili per l’abbinamento ad una distinta per la generazione della fattura XML

¤ Solo testata: per le fatture del cliente verrà generato un documento XML con i soli dati di testata secondo le specifiche CBI

¤ Testata + corpo non pubblicato: per le fatture del cliente verrà generato un documento XML con dati di testata secondo specifiche CBI con allegato all’interno di un Tag specifico un file classificato come “indice documento” di tipo “formato elettronico”. Se tale indice non esiste, il programma provvede autonomamente alla creazione di tale indice.

¤ Testata + corpo pubblicato: per le fatture del cliente verrà generato un documento XML con dati di testata secondo specifiche CBI con allegato all’interno di un Tag specifico un file classificato come “indice documento” di tipo “formato elettronico”. Se tale indice non esiste, il programma non potrà proseguire con la generazione del file XML emettendo prima ancora di cominciare con la generazione del file una stampa con l’elenco dei documenti privi del formato elettronico.

¤ Testata + corpo “white label”: per le fatture del cliente verrà generato un documento XML con dati di testata e corpo secondo specifiche CBI. In tal caso la fattura viene rappresentata completamente utilizzando tutti i tag obbligatori previsti dallo schema XSD della fattura CBI

Per l’aggiornamento della combo box in oggetto è disponibile un’apposita funzione richiamabile da voce di menù.

Struttura EDI

Nei parametri del modulo deve essere stata definita la struttura EDI da utilizzare per la generazione del file XML. In assenza del modulo “Vendite funzioni avanzate” la struttura EDI con codice “FATT_CBI” deve comunque essere presente (viene caricata da procedura di conversione), inoltre deve essere indicato il path di generazione dei files XML con struttura del nome file (Xml ed eventuale allegato).

In presenza del modulo “Vendite funzioni avanzate” la struttura EDI “FATT_CBI” è visualizzabile ed eventualmente modificabile come una qualsiasi altra struttura EDI. Si differenzia dalle altre per la presenza del check “Genera file CBI” che la rende selezionabile in “Parametri Fattura CBI”.

Estensione allegati

L’archivio “Estensioni Allegati” deve essere aggiornato tramite caricamento del file di testo presente nella cartella “Files_x_import”. Oltre all’estensione del file, per determinate tipologie di files, è già previsto il corrispondente valore da utilizzare come “Estensione CBI” nel momento di creazione di un indice documento di tipo “formato elettronico”. La creazione di un indice documento di tipo “formato elettronico” si rende necessaria nel caso in cui si debbano generare fatture CBI con dati di testata più corpo rappresentato come “stream” di dati codificato in “Base64” da integrare all’interno del file XML in apposito Tag. In tal caso in un Tag distinto è previsto che venga indicata l’estensione CBI, ad esempio “PDFA” se lo “stream” di dati rappresenta un file PDF. Per tale motivo sugli indici documento è presente oltre al check “formato elettronico” necessario ad identificare l’allegato da considerare per la generazione della fattura CBI anche il campo “Estensione CBI” valorizzato in modo automatico in base all’estensione del file. Nel file “Estensioni_Allegati.txt” fornito con ad hoc sono state definite le estensioni CBI solo per le seguenti tipologie di files:

Estensione Estensione CBI

HTM HTML

JPG JPEG

JPEG JPEG

GIF GIF_

PDF PDFA

RTF RICH

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